Cari Direttori,
a liste chiuse comincia ufficialmente la campagna elettorale per le primarie del 14 ottobre. Dopo l’annuncio della mia candidatura, mentre si costruivano le liste per l’assemblea nazionale e regionale, ho preferito non fare dichiarazioni, né promuovere mobilitazioni nel mio mondo di appartenenza, lasciando che ogni adesione alla mia persona e alla mia candidatura, da qualsiasi parte venisse, nascesse spontaneamente dal libero convincimento e dalla voglia di partecipare ad un grande processo democratico.
Oggi voglio dunque ringraziare tutti quelli, tanti, che in questo spirito di libertà e partecipazione mi sono stati accanto. A cominciare dagli intellettuali, dai docenti , dai tanti esponenti della società civile che non solo hanno promosso la mia candidatura, ma che si sono messi al servizio della grande speranza di rinnovamento della politica in Campania. Una scelta fatta con dedizione gratuita e senza timore, che li ha portati in molti casi a chiedere di candidarsi agli ultimi posti delle liste perché fosse chiaro che alla Politica, quella vera, quella con la P maiuscola, si va per dare e non per ricevere.
Ma voglio, cominciando la mia campagna elettorale, rivolgere anche un appello a quanti in questi giorni – amministratori, esponenti politici, semplici militanti – hanno visto ancora una volta mortificare le proprie storie politiche, spesso importanti, sempre da rispettare, dall’arroganza delle pressioni di chi, nel grande processo democratico della nascita del Pd, ha chiesto loro di schierarsi in una logica di obbedienza e di subalternità. A tutti questi rivolgo un appello perché non perdano l’occasione di dimostrare che si può fare politica, anche dentro un partito, nell’autonomia e nella differenza solidale dei propri convincimenti. E mi auguro che da oggi in poi tutti, ma proprio tutti, “si gareggi nello stimarsi a vicenda”, lasciandosi alle spalle un modo di fare che non dovrebbe più appartenere al nuovo partito dove saremo tutti.
Le candidature di Enrico Letta e la mia sono a vostra disposizione per costruire, a partire dal 14 ottobre, un nuovo modo di essere in politica in Campania, senza che ci sia più bisogno di “coraggiosi” per proporre in un partito idee nuove, autocritiche quando è necessario, e farle camminare. Anche per questo chiedo alla società civile di mobilitarsi in massa il 14 ottobre a sostegno delle liste Letta e Mazzarella. Questo non solo restituirà la parola alla società, e il Pd nasce anche per questo, ma perché darà forza alla politica migliore che c’è nella nostra regione per uscire da una stagione troppo volte all’insegna di logiche di obbedienza e di sudditanza. Quanto al mio mondo, quello sempre mortificato della scuola dell’università della ricerca, non posso che dire: “mi conoscete”, sono uno di voi, sono qui anche per portare nel Pd la vostra voce, le vostre preoccupazioni e le vostre speranze. Così come mi rivolgo ai giovani perché partecipino e siano migliori di noi, di queste ultime stagioni della politica italiana.
Un ultimo appello: come molti sanno non sono nuovo ad esperienze d’impegno e di militanza nelle quali la “società civile” aveva pensato di portare un contributo vero per riportare la politica al servizio della società. Credo che, superata la delusione, sia davvero tornato quel momento: tutti abbiamo il dovere di “sporcarci le mani” per cambiare. Il mio comitato elettorale è a via Chiatamone 63, a Napoli: riprendiamoci le nostre speranze! Questa volta non andrà male.
EUGENIO MAZZARELLA
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