Quanto segue è quanto diramato ai giornali nelle ultime ore
“Il lavoro del collegio dei garanti regionale si va purtroppo svolgendo in modo insoddisfacente. Malgrado le assicurazioni fornite, i rappresentanti dei candidati alla segreteria regionale non sono ammessi a partecipare ai lavori; un membro del collegio dei garanti si è dimesso; un ricorso sulla delicata situazione che si è determinata e sul modo in cui si sta procedendo è stato avanzato in queste ore.
Vorrei esprimere con molta chiarezza il mio pensiero: le liste predisposte in modo non conforme alle regole e procedure adottate nazionalmente non vanno accolte.
Questa è l'unica via per risolvere in modo lineare la questione e non compromettere lo svolgimento delle primarie. Decidere in questa direzione costituirebbe una manifestazione di serietà e rigore indispensabile in una situazione tormentata e difficile come quella campana”.
Penso ci sia poco da aggiungere. Così si rischia di allontanare la gente dal voto del 14 ottobre; una delegittimazione strisciante del significato di questa bella giornata di democrazia che, se riuscirà, avrà l'unico esito di lasciare il voto agli apparati, che andranno a votare comunque, chiusa la rissa interna sulle liste. C'è un solo modo per rispondere a tutto questo; andare a votare e votare le liste Letta e Mazzarella, le uniche che da una settimana sono già note e a disposizione degli elettori e redatte in base ai criteri richiesti dal regolamento.
E' assordante il silenzio di Veltroni sul venire meno del rispetto delle regole da parte di non poche delle liste che lo appoggiano, e sull'alternanza di genere, ridotta dai suoi sostenitori regionali a mero 'cavillo'.
La verità è che non c'erano evidentemente sufficienti amministratori donne con seguito elettorale da inserire nelle liste, e si è preferito 'dimenticare' il criterio per andare sui pacchetti di voti sicuri. Invito le donne impegnate nella competizione a votare le liste che hanno mostrato rispetto per le regole e innanzi tutto per le loro richieste di genere, a non far prevalere, dopo qualche gridata contestazione sui giornali, la logica dell'appartenenza veltroniana su tutta la questione.
“Il lavoro del collegio dei garanti regionale si va purtroppo svolgendo in modo insoddisfacente. Malgrado le assicurazioni fornite, i rappresentanti dei candidati alla segreteria regionale non sono ammessi a partecipare ai lavori; un membro del collegio dei garanti si è dimesso; un ricorso sulla delicata situazione che si è determinata e sul modo in cui si sta procedendo è stato avanzato in queste ore.
Vorrei esprimere con molta chiarezza il mio pensiero: le liste predisposte in modo non conforme alle regole e procedure adottate nazionalmente non vanno accolte.
Questa è l'unica via per risolvere in modo lineare la questione e non compromettere lo svolgimento delle primarie. Decidere in questa direzione costituirebbe una manifestazione di serietà e rigore indispensabile in una situazione tormentata e difficile come quella campana”.
Penso ci sia poco da aggiungere. Così si rischia di allontanare la gente dal voto del 14 ottobre; una delegittimazione strisciante del significato di questa bella giornata di democrazia che, se riuscirà, avrà l'unico esito di lasciare il voto agli apparati, che andranno a votare comunque, chiusa la rissa interna sulle liste. C'è un solo modo per rispondere a tutto questo; andare a votare e votare le liste Letta e Mazzarella, le uniche che da una settimana sono già note e a disposizione degli elettori e redatte in base ai criteri richiesti dal regolamento.
E' assordante il silenzio di Veltroni sul venire meno del rispetto delle regole da parte di non poche delle liste che lo appoggiano, e sull'alternanza di genere, ridotta dai suoi sostenitori regionali a mero 'cavillo'.
La verità è che non c'erano evidentemente sufficienti amministratori donne con seguito elettorale da inserire nelle liste, e si è preferito 'dimenticare' il criterio per andare sui pacchetti di voti sicuri. Invito le donne impegnate nella competizione a votare le liste che hanno mostrato rispetto per le regole e innanzi tutto per le loro richieste di genere, a non far prevalere, dopo qualche gridata contestazione sui giornali, la logica dell'appartenenza veltroniana su tutta la questione.
Eugenio Mazzarella
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